È tutto accaduto, più o meno. Le parti della guerra, in ogni caso, sono abbastanza vere. Un tale che conoscevo fu veramente ucciso, a Dresda, per aver preso una teiera che non era sua. Un altro tizio che conoscevo minacciò veramente di far uccidere i suoi nemici personali, dopo la guerra, da killer prezzolati. E [...]
Macchiffastapuzza, si chiese Gabriel, arcistufo. Impossibile, mai che si puliscano. Sul giornale c’è scritto che a Parigi non c’è nemmeno l’undici per cento di appartamenti col bagno, non c’è da meravigliarsi, ma ci si può lavare senza. Tutti questi che mi stan d’attorno, però, devo dire che mica fanno gran sforzi. D’altra parte, perché dovrebb’essere [...]
Egli abita uno dei bracci della stella di pietra. La prigione della SANTÉ. Siccome è condannato a morte, il braccio dove si catalogano i condannati a morte. L’asteria pietrificata, specchio delle stelle, per schiudersi non ha aspettato che l’ora delle stelle. – L’amore assoluto – Alfred Jarry
Una sera me ne stavo a sedere sul letto della mia stanza d’albergo, a Bunker Hill, nel cuore di Los Angeles. Era un momento importante della mia vita; dovevo prendere una decisione nei confronti dell’albergo. O pagavo o me ne andavo: cosí diceva il biglietto che la padrona mi aveva infilato sotto la porta. Era [...]
L’ho conosciuta otto anni fa. Frequentava il mio corso. Io non insegno più a tempo pieno, e se volessi essere preciso dovrei dire che non insegno letteratura: già da molti anni tengo un solo corso, un grande seminario di critica letteraria, per i laureandi, che ho chiamato Practical Criticism. – L’animale morente – Philip Roth
Siamo nel 1985: quindici anni appena ci separano dall’inizio d’un nuovo millenio. – Lezioni americane – Italo Calvino
Avevo sempre immaginato che la storia della mia vita, se un giorno l’avessi mai scritta, sarebbe cominciata con un capoverso memorabile: lirico come il «Lolita, luce della mia vita, fuoco dei miei lombi» di Nabokov o, se non altro, di grande respiro come il tolstojano: «Tutte le famiglie felici si assomigliano fra loro, ogni famiglia [...]
Il venticinque settembre milleduecentosessantaquattro, sul far del giorno, il Duca d’Auge salì in cima al torione del suo castello per considerare un momentino la situazione storica. – I fiori blu – Raymond Queneau