I consigli del Pork Chop Express

sf_anni50Alcatraz. La prigione piu’ famosa al mondo (almeno fino ai misfatti e disastri degli ultimi anni di Guantanamo), resa celebre da letteratura e film, uno su tutti, la bella pellicola di Eastwood. La prigione da cui sarebbe stato impossibile uscire. Beh, anche entrare non e’ affatto semplice,  e ieri nonostante la volonta’ non ci siamo riusciti: tutti i tour “booked”. Ma oramai avevamo stimolato il mostro filmico, e quindi ci siamo diretti verso Chinatown. Tra gente che entra ed esce volando, bandiere cinesi che sventolano, panni stesi a balconi pericolanti, abbiamo colto il clima piu’ esotico dei blocks che compongono il quartiere. Certo, forse non e’ proprio la Chinatown che ci hanno regalato i film, manca il fumo dai tombini, le donne che tagliano il pollo dalle finestre, le gang che si danno battaglia con coltelli affilati tra i vicoli, ma gia’ il passaggio sotto la porta a forma di dragone per entrare nel quartiere e’ folkloristico (e tursf_moma2istico, ovviamente). Quando abbiamo scoperto che un piccolo vicolo e’ stato teatro delle riprese di “Grosso guaio a Chinatown“, siamo letteralmente impazziti, e abbiamo sperato in un’improvvisa apparizione di Lo Pen, con tanto di fulmini e tempeste.Il malefico non e’ apparso, ma abbiamo trovato un angusto negozietto/laboratorio, e qui si che sembrava di essere dentro un film di serie B ambientato a Chinatown, con tanto di donne che lavoravano, il vecchio con un occhio semichiuso che parla un cinoinglese meraviglioso, altri personaggi non identificati sullo sfondo; un laboratorio in cui producono i magici biscotti della fortuna cinesi. Dopo le foto, con il proprietario che doveva essere sempre dentro all’inquadratura, abbiamo mangiato il nostro biscotto, spezzandolo, e quasi mi e’ sembrato che una magica polvere di stelle si liberasse nell’ambiente poco illuminato, e letto i consigli di Fu Ling Yu.
sf_moma1Dopo aver rimesso i piedi sul pianeta terra, abbiamo affrontato l’attivita’ preferita qui a San Francisco, mangiare. Un fantastico ristorante cinese, realmente al di sopra di qualunque semicinese mai mangiato prima, ci ha accolto, dopo un’attesa in coda al di fuori, per sfamarci con gusti agrodolci e amabilmente fredda birra cinese.
Una passeggiata digestiva ci ha portato in una splendida piazza affollata da gruppi di cinesi, giovani ed anziani, intenti a giocare a scacchi (ovviamente cinesi), a un misconosciuto gioco di carte o a dama. Vociare e sputi si mischiano al traffico e ai suoni del quartiere finanziario, che si trova accanto, basta attraversare una strada.

Il quartiere italiano, North Beach, una camminata di cinque minuti dalla piazza in cui ci trovavamo, ci ha fatto tornare ai temsf_solstice2pi della beat generation, grazie alla visita ai Ferlinghetti Book Store, e poi accolto per un piacevole riposino sotto il sole di Washington Square.
Il tardo pomeriggio e la sera sono volati visitando il SFMOMA (Museum Of Modern Art), cinque piani di esposizioni, di cui siamo riusciti a vederne solo tre e mezzo, tra temporanee e fisse.

Siamo rimasti a bocca aperta scoprendo (scusate l’ignoranza, ma ammetto di non averne mai sentito parlare prima, e me ne spiace) un artista geniale come William Kentridge. Una bellissima e poetica fusione tra animazione tradizionale, stop motion, animatronics, musica, proiezioni, riprese live. Assolutamente da conoscere e vedere!

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Dopo una lunga camminata per Market St in compagnia dei ritardatari del lavoro e di una quantita’ altissima di senzatetto, abbiamo fatto tappa in albergo per poi dirigerci in un locale, anche questo molto americano, direi uno chic-pub, il Solstice, dove abbiamo incontrato Chris e alcuni suoi roommate e Wei, un’altra amica di Nic (autentico mentore spirituale di questo tour di SF).

Serata divertente, e nonostante la padronanza non completa della lingua, siamo attivi nella conversazione tra Scrable e Scarabeo, Clue e Cluedo, musica, lavoro, Bush e Berlusconi, Roma e San Francisco.

Nice!

Comments 1

  1. nic spiritual mentor wrote:

    ma che bravo dave!
    vedo che vi siete girati per bene la città nei primi giorni e mi pare anche che i consigli siano stati presi in considerazione in abbinamento a quelli lonely planet!

    ora siete in viaggio più a sud….che paesaggi meravigliosi.

    io aspetterò ansioso il vostro ritorno in città, perchè c’è ancora molto di cui godere (!), nella speranza di vedere anche i dintorni di 1232 46 th avenue e una vostra sensazione sulla pleasant beach, ocean beach! :) )) se il vento ti ha colpito, potresti esserne travolto là..

    a parte tutto, grazie grazie grazie. è un’emozione. sono commosso….non solo per essere stato chiamato mentore spirituale! hihi..

    cheers dude,
    nic

    Posted 19 Apr 2009 at 11:57 pm

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